“Siamo chiamati a incontrare ogni povero e ogni tipo di povertà, scuotendo da noi l’indifferenza e l’ovvietà con le quali facciamo scudo a un illusorio benessere.
Quando siamo davanti a un povero non possiamo voltare lo sguardo altrove, perché impediremmo a noi stessi di incontrare il volto del Signore Gesù. Ognuno è nostro prossimo. Non importa il colore della pelle, la condizione sociale, la provenienza …
Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte.” (Papa Francesco)
Un mese di riflessione e di preghiera
sulla propria vocazione
e sulla comunità del Seminario,
segno della cura della Diocesi
per le vocazioni dei giovani
Quest’anno il titolo che accompagna il Mese del Seminario riporta le parole di San Paolo che leggiamo nella seconda lettura della prima domenica di ottobre, Giornata diocesana del Seminario.
Continua a leggere...
Nascondi testo
Avere gli stessi sentimenti di Gesù è la meta alta che l’Apostolo indica alla comunità dei credenti di Filippi, meta di un cammino comunitario i cui frutti sono unanimità e concordia, meta in cui ritrovarsi come Gesù umili, pazienti e in ascolto obbediente del Padre.
I sentimenti di Gesù sono il campo da esplorare per ciascuno di noi, per ampliare il nostro mondo interiore, per trovarsi capiti e conosciuti da Lui, per riconoscere la profondità vera di ogni essere umano, per orientare lo sviluppo e l’esito delle nostre relazioni, per sentire che la Parola attira e chiama.
In Seminario i sentimenti di Gesù sono palestra sapiente per verificare il progetto di una vita interamente dedicata alla Sua Chiesa; per costruire il prete di oggi e di domani, per donare a chi crede uomini di Dio dal cuore generoso.
I Seminaristi sono giovani che hanno scoperto i sentimenti di Gesù, Buon Pastore, e cercano di farli propri nella vita comunitaria, nella preghiera personale, nell’ascolto della Parola, nello studio della teologia, nella formazione pastorale, nell’incontro con gli altri giovani.
Domenica 1° Ottobre verranno raccolte offerte per il Seminario di Padova.
"Si e' aperto l'abisso delle armi in Ucraina: il nostro rifiuto della guerra si fa preghiera". Le parole di Andrea Riccardi, fondatore della Comunita' di Sant'Egidio.
Cari fratelli e sorelle,
questa notte, la tromba e' suonata e l’angelo ha aperto con la chiave il pozzo dell’abisso. Ne è uscito tanto fumo, come quello delle armi o dei missili, ma anche quello della disinformazione del tempo di guerra. Dal fumo escono cavallette che tormentano gli uomini. Sembrano cavalli di guerra, hanno denti da leoni, corazze di ferro come carri armati o strumenti di guerra. Li guida l’angelo dell’abisso, la perdizione in ebraico, lo sterminatore in greco.
Sì, questa notte si è aperto l’abisso delle armi, dei combattimenti in Ucraina. Sentiamo grande sconforto. Questa guerra travolge un popolo grande e inerme. Mi pare la più grande guerra sul ... (Leggi tutto)
11 Febbraio 2023 - XXXI Giornata Mondiale del malato
"Scoperchiarono il tetto" (Mc 2,4).
Una comunità che si fa carico del malato è sanata e sanante
Padre santo,
nella nostra fragilità
ci fai dono della tua misericordia:
perdona i nostri peccati
e aumenta la nostra fede.
Signore Gesù,
che conosci il dolore e la sofferenza:
accompagna la nostra esperienza di malattia
e aiutaci a servirti
in coloro che sono nella prova.
Spirito consolatore,
che bagni ciò che è arido
e sani ciò che sanguina:
converti il nostro cuore
perché sappiamo riconoscere i tuoi prodigi.
Maria, donna del silenzio e della presenza:
sostieni le nostre fatiche
e donaci di essere
testimoni credibili di Cristo Risorto.
18 - 25 gennaio - Settimana di Preghiera per l'unita' dei cristiani
Signore Gesù, che alla vigilia di morire per noi hai pregato affinché tutti i tuoi discepoli fossero perfettamente uno, come Tu nel Padre tuo e il Padre tuo in Te, facci provare dolorosamente l’infedeltà delle nostre disunioni. Donaci la lealtà di riconoscere e il coraggio di rigettare quanto si nasconde in noi di indifferenza, di sfiducia e perfino di reciproca ostilità. Concedici di ritrovarci tutti in Te, affinché, dai nostri cuori e dalle nostre labbra, salga incessantemente la tua preghiera per l’unità dei cristiani, quale Tu la vuoi, con i mezzi che Tu vuoi. In Te che sei la carità perfetta, facci trovare la via che conduce all’unità, nell’obbedienza al tuo amore e alla tua verità. Amen! (Abbè Paul Couturier)
11 Febbraio 2022 - XXX Giornata Mondiale del malato
"Siate misericordiosi come il padre vostro è misericordioso" (Lc 6,36).
PORSI ACCANTO A CHI SOFFRE IN UN CAMMINO DI CARITA'
Padre misericordioso, fonte della vita,
custode della dignità di ogni persona,
ricolmaci della tua misericordia
e fa’ che, camminando insieme,
possiamo testimoniare la tua predilezione
per chi è rifiutato, sofferente e solo.
Sostieni sempre medici, infermieri,
sanitari e tutti i curanti.
Signore Gesù, umiliato e crocifisso,
custode dell’umana sofferenza,
insegnaci a servire e amare ogni fratello e sorella.
Tu che hai sperimentato il dolore e l’abbandono,
accompagna tutti i malati
e sofferenti nel corpo e nello spirito
e insegnaci a scoprire il tuo volto in ognuno di loro.
Spirito Santo, nostro paraclito,
custode dell’umanità bisognosa di cura e di amore,
soccorri la nostra debolezza e vulnerabilità,
accogli le nostre quotidiane fatiche e sofferenze,
donaci la speranza dell’incontro beato per l’eternità.
Maria, testimone del dolore presso la croce, prega per noi.
Amen.
18 - 25 Gennaio 2022 | Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
"In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo" (Mt 2,2). Questo versetto viene offerto a tutti noi cristiani come spunto di meditazione per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno.
I cristiani in Medio Oriente hanno trovato nella “stella” un’immagine della vocazione cristiana. La stella era il segno che ha guidato i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù bambino, e rappresenta un’immagine di come i cristiani si uniscono in comunione tra loro mentre si avvicinano a Cristo. I cristiani stessi devono essere un simbolo come la stella, che conduce tutti i popoli verso Cristo. Devono essere il mezzo attraverso il quale Dio guida tutti i popoli all’unità. Quando i cristiani si trovano alla presenza del Signore e pregano insieme, sono come i Magi che si sono inginocchiati, gli hanno reso omaggio e hanno aperto i loro tesori. Nella preghiera comune anche noi apriamo i nostri tesori, ci scambiamo doni e diventiamo segno dell’unità che Dio desidera per tutta la sua creazione.
Durante questa Settimana di preghiera per l’unità, vogliamo anche noi unirci spiritualmente con i cristiani di tutto il mondo, appartenenti a diverse tradizioni e confessioni, per pregare per l’unità della Chiesa.
DOMENICA 24 OTTOBRE 2021 si celebra la 95^ GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE "Testimoni e profeti"
...Nessuno è escluso dall'annuncio! Per questo è importante pregare e ringraziare per chi ha donato tutta la sua vita in terra di missione...
Papa Francesco ci esorta ad essere testimoni e profeti, con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno paura di dire:"Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato" (At 4, 20).
Verranno raccolte, in chiesa, le offerte in aiuto delle Chiese di missione che si trovano in situazioni difficili. Grazie a chi vorrà contribuire!
107^ Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato
I fedeli cattolici sono chiamati a impegnarsi, ciascuno a partire dalla comunità in cui vive, affinché la Chiesa diventi sempre più inclusiva, dando seguito alla missione affidata da Gesù Cristo agli Apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Oggi la Chiesa è chiamata a uscire per le strade delle periferie esistenziali per curare chi è ferito e cercare chi è smarrito, senza pregiudizi o paure, senza proselitismo, ma pronta ad allargare la sua tenda per accogliere tutti. (Papa Francesco)
Dal 1° settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, i fedeli di tutto il mondo si mobilitano per rinnovare la relazione con il Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno concreto. Il tema di quest’anno è: "Una casa per tutti? Rinnovare l'oikos di Dio”. Il Tempo del Creato sarà “un'occasione da non perdere per riparare questa casa, come fu chiamato a farlo San Francesco. La pandemia, che in questo momento non sta colpendo i popoli nello stesso modo, sta facendo emergere diseguaglianze ancora più forti, ci ha mostrato nuovamente come questa casa, la nostra, sia in rovina”. Lo ha ricordato ancora una volta Papa Francesco, all’Angelus di domenica scorsa, sottolineando come il grido della Terra e il grido dei poveri stiano «diventando sempre più gravi e allarmanti», come già evidenziato nell’enciclica Laudato Si’ del 2015, e richiedano «un’azione decisiva e urgente per trasformare questa crisi in una opportunità». Urge dunque “una transizione che trasformi in profondità la nostra forma di vita”.
15 agosto - Assunzione al cielo di Maria
Oggi la Chiesa celebra una delle feste più importanti dedicate alla Beata Vergine Maria: la festa della sua Assunzione. Al termine della sua vita terrena, la Madre di Cristo è salita in anima e corpo al Cielo, cioè nella gloria della vita eterna, nella piena comunione con Dio. Il Vangelo di questo giorno ci presenta Maria che, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, si reca dall’anziana parente Elisabetta, anch’essa miracolosamente in attesa di un figlio.
Elisabetta saluta Maria con queste parole: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,45). La fede è il cuore di tutta la storia di Maria; lei è la credente, la grande credente; lei sa – e lo dice nel Cantico del Magnificat – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l’orgoglio dei ricchi, la tracotanza dei superbi, ma Maria crede e proclama anche che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordia, con premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore. Questa è la fede della nostra Madre, questa è la fede di Maria!
Il Cantico della Madonna ci lascia anche intuire il senso compiuto della vicenda di Maria: se la misericordia del Signore è il motore della storia, allora non poteva «conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita». Tutto questo non riguarda solo Maria. Le “grandi cose” fatte in lei dall’Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre. La nostra vita, vista alla luce di Maria assunta in Cielo, non è un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa di nostro Padre, che ci aspetta con amore. Oggi tutti insieme la preghiamo, perché, mentre si snoda il nostro cammino su questa terra, lei rivolga a noi i suoi occhi misericordiosi, ci rischiari la strada, ci indichi la meta, e ci mostri dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del suo seno.
Papa Francesco
1° Settembre - Giornata Nazionale per la Custodia del Creato
“È tempo di ripensare tanti aspetti della nostra vita assieme, dalla coscienza di ciò che più vale e le dà significato, alla cura della stessa vita, così preziosa, alla qualità delle relazioni sociali ed economiche”.
Continua a leggere...
Nascondi testo
Lo si legge nel messaggio della Conferenza episcopale italiana per la 15.ma Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che si celebrerà l’1 settembre. Elaborato dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo, il testo sottolinea che la pandemia di Covid-19 “ha evidenziato tante situazioni di vuoto culturale, di mancanza di punti di riferimento e di ingiustizia, che occorre superare” e che in tale contesto di incertezza e fragilità “diventa fondamentale ricostruire un sistema sanitario fondato sulla centralità della persona e non sull’interesse economico.
Le conseguenze di un rapporto insostenibile con la Terra
I vescovi evidenziano che l’emergenza sanitaria ha messo in luce “un sistema socio-economico segnato dall’inequità e dallo scarto, in cui troppo facilmente i più fragili si trovano più indifesi”, ma anche “una capacità di reazione forte della popolazione, una disponibilità a collaborare”. E ora invitano a guardare “al nostro rapporto con l’ambiente”, a tenere conto del fatto che " 'tutto è connesso’ (LS 138) e la pandemia è anche il segnale di un 'mondo malato', come segnalava papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo”, “come la conseguenza di un rapporto insostenibile con la Terra”. Per i presuli “l’inquinamento diffuso, le perturbazioni di tanti ecosistemi e gli inediti rapporti tra specie che esse generano possono aver favorito il sorgere della pandemia o ne hanno acutizzato le conseguenze” e dunque invitano ad affrontare la crisi ambientale. “Troppo spesso abbiamo pensato di essere padroni e abbiamo rovinato, distrutto, inquinato, quell’armonia di viventi in cui siamo inseriti, sostengono. SI tratta di quell' "eccesso antropologico di cui parla Francesco nella Laudato si”.
Occorre recepire gli insegnamenti della Laudato si'
Per una svolta radicale i presuli esortano ad uno “sguardo contemplativo”, ad una “coscienza attenta, e non superficiale, della complessità in cui siamo” per “una nuova consapevolezza di noi stessi, del mondo e della vita sociale”. Da qui la necessità di stili di vita rinnovati, sia nelle relazioni, che nel rapporto con l’ambiente. A cinque anni dalla Laudato si’ e in questo anno dedicato alla celebrazione di questo anniversario (24 maggio 2020 - 24 maggio 2021) l’enciclica, sostiene il messaggio, attende nelle nostre diocesi, nelle parrocchie, in tutte le associazioni e movimenti, "una ricezione corale per divenire vita, prospettiva vocazionale, azione trasfiguratrice delle relazioni con il creato, liturgia, gloria a Dio".
Dare vita a tante iniziative per la salvaguardia del creato
Infine i vescovi offrono alcune indicazioni per iniziative pastorali in tal senso: comunicare la bellezza del creato; denunciare le contraddizioni al disegno di Dio sulla creazione; educare al discernimento, imparando a leggere i segni della natura; dare una svolta agli atteggiamenti e alle abitudini non conformi all’ecosistema; scegliere di costruire una casa comune, frutto di un cuore riconciliato; mettere in rete le scelte locali, cioè far conoscere le buone pratiche di proposte eco-sostenibili e promuovere progetti sul territorio; promuovere liturgie ecumeniche in particolare per il “Tempo del Creato” (1 settembre – 4 ottobre); elaborare una strategia educativa integrale, che abbia anche dei risvolti politici e sociali; operare in sinergia con quanti nella società civile si impegnano nello stesso spirito; promuovere scelte radicali per la salvaguardia dell'ambiente.
L’esperienza della fragilità, della paura, della malattia ha condizionato i nostri percorsi di questi ultimi mesi e ha condizionato le nostre scelte: abbiamo sospeso e
Continua a leggere...
Nascondi testo
annullato tutto, perfino le celebrazioni della Pasqua, l’accompagnamento degli ammalati, la visita pastorale, la formazione dei più giovani, i funerali: tutto! Quest’esperienza si è presentata come male, malattia, morte, lockdown ma, guidati dallo Spirito, l’abbiamo affrontata e abbiamo tentato di ricavarne il bene. Vincere il male con il bene è un’indicazione evangelica (cf. Rm 12,21), così come cercare di vedere il bene anche in mezzo al male: noi, cultori del bene per vocazione, ci siamo sentiti mandati in questa missione che però non è terminata, anzi…
Ora si impone un altro passo da compiere che nasce dall’urgenza di dare una risposta alle persone fragili, quelle che già sono in difficoltà e quelle che prevediamo cadranno vittime delle conseguenze del coronavirus sul piano economico e sociale. È un’urgenza che non possiamo non vedere. I poveri non ci chiedono però una nuova organizzazione o delle strutture, ma domandano prima di tutto comprensione, ascolto, vicinanza, tenerezza.
I poveri ci chiedono calore umano e amore, speranze e Speranza. Di questi doni dobbiamo fare provvista alla scuola del Vangelo… Sento crescere dunque questa domanda dei poveri e con tutto il cuore la presento alle comunità cristiane: Dove possiamo trovare questi beni, questo pane? È il pane dell’amore, dell’amicizia, della fraternità! Tutti coloro che busseranno alle porte delle nostre comunità devono trovare un fratello e una sorella che sa stare accanto a loro, che li ascolti, li incoraggi e li sostenga… con il cuore innanzitutto, cioè con amore, con l’Amore, con il “pane buono”… È pane di fraternità, di cammino condiviso, di giustizia cercata insieme. Il “pane buono” di cui i poveri hanno bisogno è pane semplice, di cui tutti possono disporre, anche i poveri stessi.
Queste comunità che nascono dalla fragilità umana, con l’aiuto dello Spirito del Risorto, sanno testimoniare e vivere la Carità, il “pane buono”! Ne siamo certi: il Signore è la nostra forza!
"ALZATEVI E NON TEMETE" “Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui!»” (Mt 17, 4).
Quanto vorremmo anche noi salire su un alto monte, come furono condotti Pietro, Giacomo e Giovanni da Gesù sul monte Tabor (Vangelo di questa domenica); innalzarci da questo
Continua a leggere...
Nascondi testo
momento nebuloso, di confusione e poter ammirare la tua luce e attraverso questa luce sentire che siamo parte di una realtà immensamente più grande... siamo già viventi in Te, O Signore! E comprendere che questo momento è solo una piccola pagina della nostra storia, alla quale guarderemo un giorno, consapevoli del fatto che anche in questa occasione, non voluta da Te, ci hai fatti crescere nella fede e nell’amore.
Il nostro cuore ha un gran bisogno di dire: “Che bello per noi essere qui”.
Aiutaci a pronunciare queste parole già domani, nel momento di Adorazione Eucaristica. Donaci la forza di affidarci a Te, per riprendere la vita di questi giorni con occhi che sanno guardare lontano e in profondità e con un cuore pieno di speranza.
don Luca
Messaggio per la I Domenica di Quaresima
"In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto"
In questi giorni rischia di crearsi il deserto attorno a noi, nelle nostre relazioni. Il Vangelo di questa Domenica ci dice che
Continua a leggere...
Nascondi testo
Gesù fu tentato dal diavolo, ma non cadde in tentazione. Molte potrebbero essere le tentazioni: sfiducia, tristezza, paura, allontanarci dai fratelli
e da Dio e da tante altre. E se fisicamente ci viene chiesto giustamente di evitare troppi incontri ravvicinati, il Signore ci chiede di avvicinare
il nostro cuore per crescere nella comunione... con una sicurezza: è lo Spirito a condurci, purchè cerchiamo la Sua volontà.
Confida nel Signore e fa' il bene: abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore" (Salmo 36, 3-4)
don Luca
Provvedimenti Coronavirus - Parrocchia di Campagnola
Cari parrocchiani, a seguito dell’ordinanza della Regione Veneto, del Ministero della Salute e del comunicato della Diocesi di Padova, in relazione a ciò che sta accadendo a causa dell’influenza “Coronavirus” vi comunichiamo quanto segue:
Continua a leggere...
Nascondi testo
- Sono sospese tutte le S. Messe fino al 1/3/2020 (comprese quella delle Ceneri e quella di domenica 1° marzo) e anche la via Crucis;
- La Scuola dell’Infanzia rimane chiusa in questa settimana;
- Non si svolgeranno il momento di preghiera e adorazione di martedì 25, le confessioni previste nel pomeriggio di giovedì 27, il VI incontro del corso fidanzati di venerdì 28;
- L’adorazione libera del giovedì viene spostata al mercoledì e alla domenica;
- Sono sospesi gli incontri di Iniziazione Cristiana, Catechesi, gruppi Giovanissimi, 14enni, ACR, gruppo donne, Coro Giovani, Piccolo Coro ed eventuali altri momenti programmati e non riportati nel notiziario parrocchiale;
Ci rattrista molto che ciò accada in questa settimana di inizio Quaresima… É così strano non poter cominciare con il rito dell’imposizione delle Ceneri, che ci aiuta ad iniziare un tempo di Grazia molto importante. Ci vengono in mente i primi cristiani che in nelle difficoltà trovavano sempre il modo per trasformare le situazioni di disagio in occasioni per crescere nella fede e nell’amore verso i fratelli. Perché non cogliere anche noi questa occasione?
Noi vi proponiamo qualcosina… il resto lo lasciamo alla vostra creatività:
- La Chiesa rimarrà aperta tutti i giorni con i soliti orari feriali… potrebbe essere questo un tempo fecondo per recuperare la dimensione del silenzio e della PREGHIERA personale;
- Mercoledì e Domenica negli orari di apertura della Chiesa sarà esposto Gesù Eucarestia per un momento di adorazione libera… la liturgia ci propone il DIGIUNO. Oltre a quello del Mercoledì delle Ceneri, del Venerdì Santo e l’astinenza dalle carni dei Venerdì di Quaresima, potremmo usare questo tempo anche per togliere ciò che inquina i nostri pensieri, le nostre parole e relazioni e fare spazio a gesti e sguardi di CARITÀ e fraternità;
- Mercoledì potremmo seguire da casa la S. Messa di Papa Francesco su TV2000 (canale 28) a partire dalle 16.30 (probabilmente la S. Messa inizierà verso le 17 dopo la processione) o collegarci al canale youtube della diocesi di Padova (vedi il sito: www.diocesipadova.it) con la S. Messa trasmessa in streaming celebrata dal Vescovo Claudio alle ore 10.00;
- Troverete in Chiesa a partire da mercoledì il Sussidio di preghiera per la Quaresima e delle tracce da usare per la preghiera in famiglia del Mercoledì delle Ceneri e della prima domenica di Quaresima;
- Domenica potremmo seguire la S. Messa su RAI 1 (ore 10:35) o collegarci al canale youtube della diocesi di Padova (vedi il sito: www.diocesipadova.it) con la S. Messa celebrata dal Vescovo (ore 10.00);
- Giovedì è confermata la proposta “PREGHIERA IN FAMIGLIA” come riportato nel Notiziario.
“Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore” (1Gv 4,18)
Non lasciamo che la paura invada il nostro cuore. Al contrario in questo tempo di incertezza aggrappiamoci alla roccia salda che è Dio… per questo motivo troviamo dei momenti per stare davanti a Gesù Eucaristia, soprattutto nei giorni proposti.
In alto i nostri cuori, perché siano rivolti al Signore.
Pace e bene.
Quest'anno la Chiesa di Padova ha scelto Piove di Sacco per ospitare la Marcia per la Pace diocesana, dal titolo «Un Clima di Pace» che avrà come temi la Pace e l'Ambiente.
Continua a leggere...
Nascondi testo
Oltre ad essere lieti di accogliere nel nostro Vicariato un evento così importante, vorremmo anche impegnarci ad essere presenti con tutta la nostra comunità. Tutti i gruppi e i singoli sono invitati ad organizzarsi per partecipare: Iniziazione Cristiana - Azione Cattolica (Giovanissimi, Giovani, Adulti) - Circolo NOI - Scuola dell'Infanzia - Biblioteca Campagnolese ed ogni singolo fedele...
VI ASPETTIAMO TUTTI!!!
Ecco il programma di domenica 26 Gennaio:
- ore 14.30: ritrovo e accoglienza dei partecipanti presso il piazzale della chiesa della Parrocchia di Sant'Anna di Piove di Sacco
- ore 15.00: partenza della Marcia con riflessioni, testimonianze e animazioni sui vari "passi" lungo il percorso
- ore 17.00: Celebrazione della S. Messa in Duomo a Piove di Sacco presieduta dal Vescovo Claudio Cipolla.
Al termine della S. Messa seguirà un momento di convivialità.
Sguardi puntati sui giovanissimi... per renderli protagonisti! Questo l’obiettivo di “Radar. Uno sguardo nuovo”, la festa promossa dall’Azione Cattolica di Padova,
Continua a leggere...
Nascondi testo
in collaborazione con la Diocesi.
Una festa pensata per tutti i ragazzi nati dal 2001 al 2005, che partecipano a gruppi giovanissimi parrocchiali, vicariali, scout o classi scolastiche, accompagnati dai loro educatori.
La festa vuole essere un'occasione di stimolo per i giovanissimi a scoprire nuovi strumenti, ad allenare lo sguardo ad aprirsi a nuove realtà e acquisire nuovi punti di vista.
L'evento si svolgerà sabato 8 Febbraio 2020, dalle 16.30 alle 22.00, in Fiera a Padova, presso il padiglione n°8. Il giorno seguente, domenica 9 Febbraio, i ragazzi potranno sperimentare un'esperienza di fraternità con i giovanissimi di altre parrocchie tramite i gemellaggi zonali.
Per saperne di più visita il sito www.radar.acpadova.it
«La speranza dei poveri non sarà mai delusa» (Sal 9,19). Le parole del Salmista diventano anche le nostre nel momento in cui
Continua a leggere...
Nascondi testo
siamo chiamati a incontrare le diverse condizioni di sofferenza ed emarginazione in cui vivono tanti fratelli e sorelle che siamo abituati a designare con il termine generico di “poveri”. Chi scrive quelle parole non è estraneo a questa condizione, al contrario. Egli fa esperienza diretta della povertà e, tuttavia, la trasforma in un canto di lode e di ringraziamento al Signore. Questo Salmo permette oggi anche a noi, immersi in tante forme di povertà, di comprendere chi sono i veri poveri verso cui siamo chiamati a rivolgere lo sguardo per ascoltare il loro grido e riconoscere le loro necessità.
Anno Pastorale 2019/2020 - "Nella gioia del Battesimo"
[...]Perché ripartire dal Battesimo? I vari testi scritti negli ultimi anni (La parrocchia, La lettera dei giovani, Il seminatore, I gruppi di parrocchie…) e la stessa Visita pastorale del vescovo Claudio, pongono l’accento sulle singole comunità parrocchiali perché siano consapevoli della propria originalità e soggettività e su una maggior corresponsabilità di tutti i cristiani, in virtù del proprio Battesimo. Tutto questo in ordine al fine della Chiesa che è l’evangelizzazione, il dare forma concreta e vivente al Vangelo, strada di autentica umanizzazione.
Il Battesimo inoltre ci permette di andare alla sorgente sempre nuova della nostra fede e all’essenziale, riscoprendo ciò che accomuna tutti i credenti. Quasi un ricevere di nuovo, attraverso una maggior consapevolezza, il dono irrevocabile del Padre che mette in gioco tutta la nostra vita.
www.diocesipadova.it
Si apre il 9 ottobre 2019 il secondo anno della Visita pastorale del vescovo Claudio alle parrocchie della diocesi di Padova. «Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno» (At 15,36) è il filo conduttore su cui
Continua a leggere...
Nascondi testo
si muove la presenza del vescovo – che si presenta come figlio, fratello e padre – tra le parrocchie della Diocesi.
Il tono della visita pastorale – orientata a vivere la quotidianità e l’ordinarietà della vita parrocchiale – sarà quello dell’incontro di preti, fedeli, gruppi ecclesiali e comunità parrocchiali, ma anche di malati e anziani.
La Visita pastorale – che rientra anche tra i “compiti” del vescovo – era stata annunciata e indetta dal vescovo Claudio con una lettera del 18 giugno 2018 (Festa di San Gregorio Barbarigo).
Il Vescovo Claudio verrà in visita alle parrocchie di Campagnola e Brugine nei giorni 8 - 9 - 10 Novembre 2019
Il Mese Missionario Straordinario dal tema "Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo" è stato indetto da Papa Francesco per celebrare la
ricorrenza dei 100 anni dalla Lettera Apostolica “Maximum Illud” di Papa Benedetto XV.
Continua a leggere...
Nascondi testo
Due sono i principali obiettivi: risvegliare la consapevolezza dell’urgenza della missio ad
gentes, a cui dare nuovo slancio e contribuire alla trasformazione in senso più missionario
della pastorale ordinaria.
[...] “In questo mese il Signore chiama anche te. Chiama te, padre e madre di famiglia; te,
giovane che sogni grandi cose; te, che lavori in una fabbrica, in un negozio, in una banca, in
un ristorante; te, che sei senza lavoro; te, che sei in un letto di ospedale. Il Signore ti
chiede di farti dono lì dove sei, così come sei, con chi ti sta vicino; di non subire la vita, ma
di donarla; di non piangerti addosso, ma di lasciarti scavare dalle lacrime di chi soffre.
Coraggio, il Signore si aspetta tanto da te”. (Papa Francesco) Visista il sito ufficiale
Anno Pastorale 2019/2020 - "Nella gioia del Battesimo"
[...]Perché ripartire dal Battesimo? I vari testi scritti negli ultimi anni (La parrocchia, La lettera dei giovani, Il seminatore, I gruppi di parrocchie…) e la stessa Visita pastorale del vescovo Claudio, pongono l’accento sulle singole comunità parrocchiali perché siano consapevoli della propria originalità e soggettività e su una maggior corresponsabilità di tutti i cristiani, in virtù del proprio Battesimo. Tutto questo in ordine al fine della Chiesa che è l’evangelizzazione, il dare forma concreta e vivente al Vangelo, strada di autentica umanizzazione.
Il Battesimo inoltre ci permette di andare alla sorgente sempre nuova della nostra fede e all’essenziale, riscoprendo ciò che accomuna tutti i credenti. Quasi un ricevere di nuovo, attraverso una maggior consapevolezza, il dono irrevocabile del Padre che mette in gioco tutta la nostra vita.
www.diocesipadova.it
Anno Associativo ACR 2019/2020 - "E' la citta' giusta"
“È la città giusta” è lo slogan dell'Iniziativa Annuale 2019-2020 che quest'anno, attraverso l'ambientazione della CITTÀ, accompagna il cammino di fede dei bambini e dei ragazzi dell'Acr.
Continua a leggere...
Nascondi testo
Osservata da un tetto – come fa la protagonista de Il favoloso mondo di Amélie – la città descrive solo in apparenza un paesaggio “statico”. C’è infatti un aspetto che non va trascurato, ed è il dinamismo interiore della città, concepita come spazio per la vita di relazione, dentro la quale si sviluppano storie e rumori, in processi di demolizione e continua costruzione. A fare la città, insomma, non sono infatti solo “le pietre” ma anche la vita che a quelle “pietre” dà un anima. In un’altra accezione poi, la casa è concepita come una piccola città e per contro la città come una grande casa: è il senso stesso dell’abitare le città come fossero delle case, appunto, luoghi in cui si avverte un costante senso di familiarità, in cui si coabita ciascuno con il proprio ruolo, in cui ci si riconosce nella quotidianità, in cui ci si sente sicuri e protetti, nei quali ogni spazio assolve a una funzione specifica dell’esistenza quotidiana.
Nell'anno della compagnia i bambini e i ragazzi sono chiamati a vivere pienamente la loro appartenenza alla Chiesa in uno stile comunionale che mai diventa esclusivo. Per vivere la compagnia è allora necessario che i piccoli non siano considerati come i destinatari passivi di una proposta in attesa di una non meglio specificata pienezza, ma discepoli-missionari in cammino nel popolo di Dio. Appartenere e dunque “abitare” la Chiesa vuole dire sentirsi partecipi, in virtù del Battesimo, della sua missione evangelizzatrice.
Abitare in pienezza e con senso nuovo i luoghi e gli ambiti delle realtà civili ed ecclesiali, restituendogli significato e credibilità e ponendo in esse il seme buono del Vangelo, sono tappe essenziali nella costruzione di quell’opera meravigliosa che è il bene comune: questa È la città giusta! Pronti a costruirla e custodirla insieme?! www.acr.azionecattolica.it